“Caro Babbo Natale…”

Riproponiamo qui un articolo apparso oggi sul Secolo XIX. Si tratta di una letterina a Babbo Natale con preghiera di chiedere al Sindaco un’area giochi. Segue poi la risposta di Vittorio Agostino.

“Caro Babbo Natale chiedi ad Agostino un’area per giocare”

I bambini di Casali di Bacezza scrivono al sindaco
“Uno scivolo e due altalene per una Chiavari fatata”

Chiavari. E’ Natale e siamo tutti più buoni, dice uno slogan pubblicitario. Forse è proprio con questo spirito che i più piccoli residenti a Casali di Bacezza chiedono un regalo diverso dal solito e non uno di quei doni che i genitori possono comprare in un negozio.

E’ uno spazio verde, un angolo attrezzato per il gioco dei bambini, non lontano da casa, comodo e quindi senza la necessità che mamma e papá li accompagnino.

Sembrano tanti ragazzini della via Gluck. Invece, a sperare in questa struttura è “un bel gruppo di bambini di Chiavari”. Questi hanno espresso, attraverso la classica letterina natalizia a Babbo Natale, i loro desideri al sindaco Vittorio Agostino e a tutta l’amministrazione comunale di Chiavari. Insomma, una lettera aperta su un problema sociale. Abitano in via Perissinotti e in via Pianello, cioè “in una delle zone più tranquille, quella che da via Santa Chiara sale su per la collina, per poi ridiscendere in piano vicino alla chiesa di San Pietro”.

Sottolineano che in città esistono altri spazi. E poi ancora: “Abbiamo tanto spazio intorno a noi, tanto verde, tanto azzurro… ma spesso siamo tristi e ci sentiamo soli. Quando i nostri genitori non possono accompagnarci in uno dei parchi di cui la città è fornita, ognuno di noi sta chiuso in casa e non vede neanche i bimbi che abitano nell’appartamento di fianco”.

Citano una convenzione dell’Onu, l’articolo 31 sui Diritti dell’infanzia. “Perché, tu che sei nostro amico – scrivono riferendosi a Babbo Natale, nella veste di loro avvocato e… sindacalista – in base a questa normativa Onu non chiedi all’amministrazione comunale di riservarci un angolino, ad esempio, un pezzo del piazzale che c’è vicino alla casa abbandonata e di attrezzarlo per i nostri giochi? Non occorrerebbe molto: uno scivolo, un paio di altalene, qualche panchina, una recinzione protettiva e, subito diventerebbe il nostro mondo fatato. Resterà solo un sogno? Dicci di no, Babbo Natale, tu puoi”.

Una questione sociale affrontata nel clima e nell’atmosfera natalizia. Ma, a dare manforte ai figli, scendono in campo proprio loro, i genitori che scrivono al sindaco Vittorio Agostino e agli assessori Giorgio Beaud e Sergio Podestá: “Osiamo chiedere, come regalo natalizio dell’amministrazione civica, la possibilità di inserire nel piano dei lavori pubblici per il 2008 la realizzazione di un angolo attrezzato per il gioco dei bambini, in uno degli spazi liberi esistenti in via Pianello, per garantire alle nuove generazioni una città a loro misura e comunque più vivibile. E prima che tutte le aree rimaste ancora libere vengano colonizzate da furgoni, camioncini e camion di ditte private, come sta accadendo nella salita”.

Giuliano Macciò

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La risposta
“State tranquilli c’è già un progetto”

Chiavari. “I ragazzi di quel quartiere possono stare tranquilli. Abbiamo un progetto per destinare uno spazio ai bambini e ai loro giochi. Sarà ricavato sulla superficie di una discarica di inerti. Vale a dire materiale pulito, non inquinante, come ad esempio i mattoni. Tra l’altro, di questo tipo di discariche in Liguria c’è necessità. Ma per cominciare i lavori, dobbiamo aspettare i permessi della Provincia. Poi, una volta che la discarica sarà satura, attrezzare la superficie per realizzare un’area giochi non sarà un problema.” Il primo cittadino di Chiavari scende in campo per ribattere alle richieste dei bambini e dei loro genitori. “Mi fa comunque piacere – dice Vittorio Agostino – che questi giovani riconoscano che Chiavari sia bella e che la zona in cui abitano sia tranquilla, cosa che oggi non avviene nelle altre città. Non solo. Affermano anche che, quando le loro mamme e i loro papá hanno il tempo di accompagnarli, possono usufruire dei tanti spazi che Chiavari può offrire anche ai più piccoli. Non senza orgoglio chiedo a questi ragazzi se sanno chi ha curato la realizzazione di questi parchi. Villa Rocca è stata ristrutturata nel mio mandato. E così è stato per le aree di Caperana, via Colonnello Franceschi e tante altre. Sappiamo tutti perfettamente che i bambini sono il nostro futuro, è nostro impegno dare loro spazi per una tranquilla infanzia, perché ci sia il momento degli svaghi accanto a quello dello studio scolastico”. Il sindaco tiene poi a ricordare un altro particolare. “Essendo Chiavari una città di mare – dice – avevo pensato anche ai giochi vicino alla spiaggia, durante l’estate. Così avevo fatto espropriare un’area privata, tra via Chiarella e corso Valparaiso, e avevamo attrezzato anche quell’area con giochi per i più piccoli. Credo si possa dire che Chiavari è una città a misura d’uomo e anche di bimbo”.
G.M.