Torna al post introduttivo
Partiamo innanzitutto dal raddoppio del porto.
L’attuale porto in origine di quarta classe poi trasformato in porto turistico è una perla tra le strutture della città e porta annualmente nelle casse comunali un introito di circa 800 milioni. Il raddoppio sembra essere nell’ordine naturale delle cose. Esso è già costruito su tre lati: a mare esiste una diga foranea di tutto rispetto che non avrebbe necessità di ulteriori interventi se non di manutenzione mai realizzata in oltre 25 anni: a levante esiste l’attuale molo di sottoflutto mentre a nord l’attuale passeggiata eretta su massi di calcestruzzo a parete verticale su fondali di tre metri chiude da quella parte l’ambito portuale. Manca solo un nuovo molo che partendo dalla sponda destra del Rupinaro chiuderebbe un ampio specchio acqueo di superficie pari a circa una volta e mezza di quella del bacino attuale. Continua a leggere