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Ufficio per le relazioni con il pubblico (U.R.P.)

La partecipazione

Ufficio per le relazioni con il pubblico (U.R.P.)

L’U.R.P. ha una forte valenza partecipativa: è infatti lo sportello di più immediato riferimento per il cittadino che desidera fare una segnalazione o una proposta all’amministrazione. Spesso purtroppo questa volontà di partecipazione viene spenta dalla burocrazia, che costringe il cittadino a compilare una modulistica asettica, che viene inviata all’assessorato competente. Occorre modificare questa impostazione creando un canale più diretto tra cittadino e funzionario o tra cittadino e amministratore. Una maggiore informatizzazione dell’apparato amministrativo può sicuramente servire allo scopo.

In generale l’attività dell’ufficio per le relazioni con il pubblico va potenziata.

Ad oggi il servizio offerto è limitato dalla mancanza di adeguati collegamenti interni all’amministrazione che consentano agli addetti dell’ufficio di dare prontamente risposta alle richieste del cittadino. Inoltre l’ufficio ha bisogno di visibilità all’esterno per essere maggiormente fruibile dal cittadino: molti sono quelli che non ne conoscono l’esistenza.

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Ufficio partecipazione

La partecipazione

Ufficio partecipazione

Altro strumento indispensabile è l’ufficio partecipazione. È l’ambito che più direttamente deve programmare e coordinare il percorso partecipativo. Le sue funzioni devono essere:

  • partecipare alla elaborazione e alla attuazione dei Regolamenti riferiti alla Partecipazione
  • redigere e aggiornare l’Albo delle Forme Associative
  • contribuire alla costituzione delle Consulte
  • supportare l’attività delle Consulte
  • costruire e contribuire a far promuovere gli strumenti per comunicare con i cittadini
  • approfondire e contribuire a definire le modalità per l’attuazione del Bilancio partecipativo e la democrazia partecipata, anche in rapporto con le altre istituzioni locali ed esperienze nazionali e internazionali
  • coordinare e organizzare l’attività di documentazione dell’esperienza
  • tenere un archivio di tutta la documentazione dell’esperienza
  • sostenere gli Assessorati nella pratica della partecipazione

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Le Consulte

La partecipazione

Le Consulte

È nostra intenzione dare seguito alle attività delle Consulte.
Le Consulte consentono una diretta partecipazione di tutti quei gruppi formali che operano nei diversi settori, impiegando risorse nel territorio comunale. Seppure si tratti di organo dichiaratamente consultivo, la Consulta permette di creare reti solide tra amministratori e organismi locali, e anche una più efficace interazione tra gli organismi stessi. È quindi ambito in cui porre le basi per una programmazione concertata.
È intenzione della coalizione mettere a disposizione delle Consulte figure professionali esperte nel “lavoro di comunità”, per facilitare la comunicazione e l’organizzazione del lavoro.
Saranno attivate anche alcune nuove Consulte: della scuola, del commercio e attività produttive, del turismo, per una città accogliente e sicura.

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Il Bilancio Partecipativo

La partecipazione

Il Bilancio Partecipativo

Il cittadino è il principale finanziatore delle casse comunali. Per questo motivo deve poter esercitare il proprio diritto a decidere sulla ripartizione delle risorse finanziarie, più di quanto non glielo consenta la scelta elettorale di un candidato piuttosto che di un altro.
Intendiamo allora avviare un percorso che raggiunga questo obiettivo. Lo strumento efficace in tal senso è quello del Bilancio Partecipativo: l’utilizzo di una quota delle risorse viene deciso attraverso un sistema di assemblee e forme di consultazione diretta, organizzate in modo sistematico durante tutto l’anno. Si tratta di un metodo di governo che porta la discussione e la partecipazione fuori dal palazzo del municipio coinvolgendo tutti i diversi soggetti sociali e le singole persone nell’elaborazione di proposte che rispondano alle esigenze di tutti, secondo criteri di solidarietà nei confronti dei soggetti più deboli e nei confronti delle generazioni future.
Attraverso la pratica del Bilancio Partecipativo, che consente alla popolazione di partecipare attivamente al processo democratico, i singoli cittadini diventano attori che propongono e creano politiche pubbliche e decisioni di governo rilevanti per il futuro della città in cui vivono e lavorano, nella prospettiva di una città equa, solidale, rispettosa dell’ambiente.

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La partecipazione

Nelle forme e nei modi opportuni democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa possono coesistere all’interno dello stesso impianto programmatico. La partecipazione dei cittadini alla gestione della città non toglie valore alla responsabilità di chi è stato scelto per amministrare, ma è valore aggiunto, perché aumenta il paniere di risorse a disposizione della città.
Certo la partecipazione va organizzata, perché sia efficace e possa dare soddisfazione a cittadini e amministratori. Occorrono quindi investimenti e programmazione attenta anche per essa.

Vogliamo fare di Chiavari una città aperta: alla gente, alla voglia di ognuno di partecipare alla sua costruzione, alla capacità di sognare e pensare un mondo migliore e possibile; ma anche in grado di sperimentare nuovi modelli sociali, culturali e politici, e di ridare valore al concetto di comunità, cioè ad un insieme di soggetti e di relazioni sociali tra soggetti che condividono uno spazio fisico e costruiscono insieme il proprio futuro.
Una città, quindi, dove i cittadini che la abitano si sentano motivati e interessati, ritengano possibile attuare la partecipazione diretta e attiva per dare alla democrazia un significato concreto.
La democrazia c’è dove si rispettano e si esprimono anche le opinioni delle minoranze, attraverso il dialogo, il confronto e la capacità di farsi carico del disagio di ognuno.

Gli srumenti per la partecipazione:

  1. il Bilancio Partecipativo;
  2. le Consulte;
  3. l’Ufficio partecipazione;
  4. l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico (U.R.P.).

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Viale Kasman

Le opere pubbliche

Viale Kasman

Abbiamo già detto come il tema della mobilità cittadina stia particolarmente a cuore a questa coalizione. L’obiettivo è quello di ridurre il traffico automobilistico in città e dalla periferia alla città, favorendo la mobilità alternativa e la vivibilità urbana.
Anche il prolungamento di viale Kasman va visto in quest’ottica. Un’arteria che colleghi rapidamente Chiavari, il casello autostradale di Lavagna e le vallate è sicuramente indispensabile; pensiamo solo al movimento di decine di autosnodati che dalle aziende dell’entroterra hanno bisogno ogni giorno di accedere all’autostrada, e che attualmente attraversano i centri abitati di Caperana o San Salvatore. Inoltre c’è la necessità di restituire vivibilità al quartiere di Caperana, liberandolo dal traffico intenso e facilitando quindi gli spostamenti anche con mezzi alternativi all’auto.
Tuttavia va considerato anche che il completamento di viale Kasman porterà un afflusso giornaliero di auto verso Chiavari molto maggiore dell’attuale, per cui la città dovrà farsi trovare preparata con soluzioni che ne attenuino l’impatto sul traffico del centro.
Allo stato attuale è però in previsione solo il prolungamento del viale fino all’altezza del casello di Lavagna, stante l’ostacolo della zona militare.

Riteniamo che l’opera di collegamento tra Chiavari e Carasco debba:

  1. essere gestita attraverso la partecipazione,
  2. analizzata attentamente attraverso modelli di simulazione,
  3. progettata in modo da minimizzare l’impatto per i residenti e per l’ambiente.

In quest’ottica non crediamo necessario che il prolungamento debba per forza essere a quattro corsie, come è nel tratto cittadino. Nel frattempo occorre verificare le reali possibilità di aggirare l’ostacolo della zona militare e, in caso di esito positivo, procedere con una  progettazione dell’intera via, fino all’entroterra.

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Il fronte mare

Le opere pubbliche

Il fronte mare

Riteniamo che si debba avere un disegno complessivo di tutto il fronte mare dalla foce dell’Entella alla zona Preli. Il fronte mare è un confine naturale; possiamo trasformarlo da barriera a risorsa (confine permeabile). Il fronte mare può diventare l’asse di collegamento tra il parco fluviale e il parco di Portofino.
I lavori dovranno essere coordinati in modo da razionalizzare gli interventi, riutilizzare il materiale e abbattere i costi.

Entrando nei particolari:

  1. Opere di difesa del fronte mare
    Esistono già studi preliminari che permetterebbero di avere una spiaggia cinque volte più grande dell’attuale. Come noto tali studi propongono la realizzazione di una serie di pennelli perpendicolari alla costa, a partire dal Rupinaro fino alla zona estrema dell’area Preli. Tra un pennello e l’altro verrebbe realizzata una diga di sottoflutto che limiterà l’erosione delle spiagge consentendone l’ampliamento. Intendiamo portare a compimento tale progettazione e avviare la fase esecutiva, contestualmente agli altri interventi nel porto e nella colmata, in modo da riutilizzare il materiale. L’obiettivo non è solo di ampliare la spiaggia ma valorizzare l’offerta sia per i chiavaresi, sia per i turisti.
  2. Area Preli
    Intendiamo intervenire nell’intera zona per renderla fruibile, bella e ricca di servizi.
    Qualunque intervento terrà conto delle condizioni geologiche della collina delle Grazie, individuata come zona franosa ad alto rischio. Se si renderà necessario attiveremo una progettazione per la messa in sicurezza dell’intera area.Verificheremo quindi le proposte dei privati presenti nella zona Preli, relativamente alle aree di loro proprietà, in particolare della Fondazione Torriglia, per coinvolgerle nel disegno complessivo dell’area, insieme ai residenti, alle associazioni e alle strutture balneari che rendono vivo il quartiere. L’obiettivo prioritario è di consegnare alla città una zona che al momento è inaccessibile, con il prolungamento della passeggiata mare, ampie e curate zone per la balneazione, strutture ricettive, spazi per le associazioni e per la ricettività temporanea.
    Massima attenzione sarà data all’accessibilità sia in termini di viabilità che di parcheggi. Sarà anche realizzato un percorso ciclabile.
    Nell’area Preli insiste anche la Casa di Riposo “Torriglia” per la quale si intende favorire la costruzione di una nuova area per anziani non autosufficienti.
  3. Colonia Fara
    Per quanto riguarda questa importante struttura è urgente intervenire per una immediata salvaguardia e conservazione dell’edificio. Tale intervento sarà ovviamente finalizzato al recupero fruitivo e funzionale, nel contesto urbanistico in cui è inserito, attraverso l’inserimento di attività con valenza pubblica sia di tipo sportivo, sia di tipo formativo-culturale, nel massimo rispetto del vincolo monumentale a cui è soggetto ai sensi di legge.
    Essendo la Colonia Fara un edificio di forte valenza sia architettonica sia storica per la zona e per tutto il litorale di Chiavari, l’attività che dovrà essere inserita dovrà fare da motore per tutta l’area. È un contenitore fortemente simbolico, altrettanto forte e simbolico deve essere il suo impiego, una vera opportunità per Chiavari.
  4. Lungomare
    La Passeggiata a mare sarà riqualificata in tutta la zona oggetto dell’intervento di difesa a mare, contestualmente all’intervento stesso, con percorsi ciclabili, aree di sosta, spazi verdi filtro tra il traffico veicolare e quello pedonale, nuova pavimentazione e arredo urbano. Provvisoriamente saranno realizzati percorsi ciclabili in sicurezza, arredata ulteriormente l’area verde in via dei Velieri, con ampliamento del parco gioco. Anche nella zona di levante del fronte mare saranno realizzati percorsi ciclabili.
  5. Il porto
    Sarà oggetto di ristrutturazione nella parte di difesa a mare. Non è previsto alcun ampliamento strutturale. Si cercheranno di individuare invece le modalità per rendere fruibile il mare da parte dei chiavaresi che intendono accedervi con piccole imbarcazioni, gozzi, gommoni ecc. A questo proposito si individua l’area antistante a Piazza Milano come adatta allo scopo, nel momento in cui saranno ampliate le spiagge. Occorre ricordare che attualmente lo specchio acqueo antistante piazza Milano, all’ingresso del porto, è ai limiti di legge per quanto riguarda la balneazione.
  6. La Colmata e la zona degli stabilimenti balneari
    L’area della Colmata è quella in cui è più complesso intervenire.Attualmente vi sono presenti diverse importanti realtà: l’area del rimessaggio delle barche, i campi di calcio, la bocciofila e i numerosi parcheggi. In particolare le attività ludico-sportive sono quelle che rendono viva la zona. Ogni giorno infatti “vivono” la piazza centinaia di persone: molti anziani e molte famiglie trovano in questi spazi, un ambito di socializzazione che non deve andare perso. Al momento pertanto riteniamo si debba intervenire immediatamente con azioni di sistemazione provvisoria, riportando passeggiata a mare e pista ciclabile all’interno della Piazza a ridosso del mare e recuperando con verde e arredo urbano la zona vicino al mare. Anche la zona a est dei campi di calcio deve essere resa fruibile, con asfaltatura e arredo urbano. Per una nuova progettazione della Piazza riteniamo possano essere previsti spazi per il tempo libero, locali per le associazioni cittadine, attrezzature sportive, area gioco per l’infanzia, verde pubblico attrezzato, area per manifestazioni estive. I parcheggi potranno essere realizzati sotterranei, qualora fosse rimosso il vincolo di zona rossa nel piano di bacino.
    Nella progettazione complessiva di tutta l’area fino alla foce dell’Entella sarà previsto un ridisegno delle aree degli stabilimenti balneari in sintonia con le esigenze dei concessionari.

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