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Le scuole

Le opere pubbliche

Le scuole

L’edilizia scolastica chiavarese richiede una attenzione particolare alla luce dello stato attuale.

  1. Scuola dell’Infanzia
    È noto che l’offerta attuale del servizio pubblico è quantitativamente insufficiente rispetto alle domande delle famiglie chiavaresi. Le scuole pubbliche non sono in grado di assorbire le richieste di tutti i bambini che hanno l’età per frequentare questo tipo di scuola ed al momento è stato possibile sopperire alle carenze, ricorrendo alle strutture private, che il Comune sostiene con un contributo finanziario. Inoltre una delle Scuole risiede all’interno dell’Istituto Assarotti, in condizioni difficili, con spazi esigui e non adatti all’attività didattica. È nostra intenzione individuare un’area per costruire una nuova Scuola dell’Infanzia di dimensioni adeguate, dotata di mensa e di tutti i locali necessari per le attività, ivi compreso uno spazio esterno sicuro e accogliente.
  2. Scuola Primaria
    Alcune scuole richiedono interventi di manutenzione interna o esterna, oltre che la definitiva messa in sicurezza degli edifici. In particolare riteniamo di dover intervenire a Caperana, Ri Basso e Sanpierdicanne con interventi di qualificazione degli spazi esterni e con il recupero di alcuni locali interni fruibili per l’attività didattica.
  3. Polo Scolastico per il Liceo Marconi-Delpino
    È nostra intenzione procedere nell’iter intrapreso con la Provincia, per realizzare in via Ghio il nuovo polo scolastico, sede del Liceo Scientifico-Classico Marconi-Delpino.
  4. Asilo nido
    Intendiamo ampliare l’asilo nido comunale, in modo da aumentare la capienza e rispondere così alle molte richieste delle famiglie chiavaresi.

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Palazzo Rocca e complesso dell’ex Chiesa di S. Francesco

Le opere pubbliche

Palazzo Rocca e complesso dell’ex Chiesa di S. Francesco

L’area va recuperata in vista di farne il polo culturale della città.

Occorre avviare il restauro della facciata e del tetto di Palazzo Rocca con il definitivo risanamento dei locali interni: in particolare si può trovare all’interno del Palazzo una più adeguata collocazione per il Museo della Preistoria e della Protostoria, che attualmente è ospitato al piano strada di Palazzo Rocca, in ambienti esigui e non adatti. I ritrovamenti che sono stati fatti a Chiavari e nel territorio circostante sono tra i più rilevanti della Liguria. Attualmente data la ristrettezza degli spazi, molti reperti sono inscatolati, mentre i resti della necropoli, rinvenuta in Corso Millo negli anni ’60, necropoli che è stata in esposizione a Genova nel 2004 alla mostra “I Liguri”, è chiusa a Chiapparino di Cicagna, nel contesto del Museo dell’Ardesia, attualmente chiuso. Investire sulla valorizzazione del Museo è secondo noi fondamentale anche per il risvolto turistico ed in particolare del turismo scolastico. Nel Museo già da tempo viene svolta attività didattica che con spazi adeguati potrebbe ulteriormente qualificarsi.

L’area dei giardini del Palazzo Rocca richiede una definitiva sistemazione con una struttura fissa sia per la copertura che per la zona spettacolo.

Per quanto riguarda la ex Chiesa di S. Francesco si procederà con il completamento del restauro degli esterni. Il complesso, comprendente anche la casetta della Crocetta, l’ex Farmacia dei Frati e il chiostro, deve diventare, secondo noi, dopo una adeguata ristrutturazione, una cittadella della cultura, con biblioteca, mediateca, fonoteca, spazi espositivi e museali, auditorium. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario trovare una nuova sistemazione ai Servizi Sociali, anche in vista di una migliore fruizione degli stessi da parte dei cittadini.

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Le opere pubbliche

Qualunque intervento di tipo edilizio sarà realizzato al di fuori delle logiche speculative, nella tutela di cittadini, ambiente, paesaggio ed ogni altra ricchezza del nostro territorio.

Leggi nel dettaglio le nostre proposte per:

  1. Palazzo Rocca e complesso dell’ex Chiesa di S. Francesco;
  2. Le scuole (Scuola dell’infanzia, Scuola Primaria, Polo scolastico per il Liceo Marconi Delpino, Asilo nido);
  3. Il centro storico;
  4. Il fronte mare (Opere di difesa del fronte mare, Area Preli, Colonia Fara, Lungomare, Il porto, La Colmata e la zona degli stabilimenti balneari);
  5. Viale Kasman.

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L’acqua: bene comune

Lo Sviluppo Economico Sostenibile

L’acqua: bene comune

L’acqua è un bene prezioso che va difeso in nome della qualità della vita e della salute pubblica.

Sulla lunga distanza il Comune si impegnerà a sostenere e promuovere la campagna di ripublicizzazione dei servizi idrici sostenuta dal comitato italiano per il contratto mondiale sull’acqua; nell’attesa riteniamo che la gestione dell’acqua debba, in ogni modo, avere un controllo pubblico che ne garantisca la qualità e ne razionalizzi la quantità  a tutela degli interessi collettivi. Dal momento che in questo momento il servizio idrico è gestito da Idrotigullio, ci impegniamo a rapportarci con questa società in modo assiduo, in collaborazione con gli altri sindaci del comprensorio, per tutelare i chiavaresi. In particolare sarà fortemente sollecitata la realizzazione del nuovo depuratore di Chiavari.

Per quanto riguarda le responsabilità comunali, c’è l’impegno a verificare quali perdite ci siano nella rete idrica. Probabilmente molte di queste perdite sono di tipo amministrativo, cioè furti d’acqua che non riusciamo a conteggiare, furti di un bene comune che vanno individuati, misurati e bloccati.
Bisogna inoltre fare un catasto delle tubature delle case di Chiavari, per vedere in quali case c’è il rischio di rilascio e presenza di piombo nell’acqua che esce dal rubinetto.

Per ridurre ulteriormente i consumi pensiamo di incentivare l’azione già iniziata da Idrotigullio per distribuire a tutti un kit di riduttori di flusso, dispositivi che permettono di ottenere un getto efficace e ricco con la metà dell’acqua comunemente utilizzata. Non solo quelli per il rubinetto ma anche quelli per la doccia. I consumi sarebbero comunque ridotti.

È necessario avviare campagne di informazione per mettere nelle condizioni i cittadini di usare nel modo migliore il servizio idrico e limitare gli sprechi.

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Il risparmio energetico

Lo Sviluppo Economico Sostenibile

Il risparmio energetico

Chiavari può e deve ridurre gli sprechi energetici, sia termici sia elettrici, per il giovamento di tutti. Abbattuti gli sprechi si potrà promuovere l’adozione di sistemi energetici basati su fonti rinnovabili, in modo da limitare la dipendenza da fornitori esteri e da fonti fossili. Per riuscirci è necessario che il comune si faccia ancora una volta promotore delle cosiddette buone pratiche, agendo su due fronti:

  1. la ristrutturazione del patrimonio pubblico, attraverso lo sviluppo di credito all’efficienza energetica (tramite le ESCO, le Energy Service COmpany);
  2. la modifica del regolamento edilizio (comunque necessaria), per recepire le norme nazionali in materia di efficienza energetica, imporre una soglia minima all’efficienza energetica degli edifici nuovi, e degli edifici esistenti per cui viene richiesto un intervento di ristrutturazione. Il regolamento edilizio deve facilitare anche il recupero delle acque meteoriche e l’adozione di materiali ecologici, biocompatibili e provenienti da fonti certificate (es. niente legno africano, per non finanziare conflitti).

Il costo del primo intervento è limitato alla redazione di un bando di gara ed alla progettazione ed attuazione di meccanismi di monitoraggio e di verifica; per il secondo è richiesta la redazione di un nuovo regolamento edilizio. Le competenze per svolgere questi compiti potrebbero essere già presenti in comune. In seguito a questi interventi si possono facilitare, attraverso il ricorso ai finanziamenti nazionali ed europei, interventi nelle strutture ricettive. A questo proposito sarebbe importante che il comune si dotasse di un ufficio (o almeno un impiegato) unico per la ricerca di finanziamenti, in modo da poter convogliare più progetti in un unico bando. Mantenendo l’efficienza energetica come obiettivo primario, un ufficio unico per i finanziamenti può favorire l’adozione di sistemi energetici basati su fonti rinnovabili e di pannelli solari fotovoltaici tramite il conto energia, sia per il pubblico, sia per il privato.

Questi interventi danno un beneficio immediato per il cittadino ma consentono un risparmio energetico solo su tempi lunghi, è perciò necessario uno sforzo di comunicazione istituzionale, accompagnata da interventi mirati, tra cui:

  • formazione dei tecnici interni ed esterni e delle categorie interessate (es. architetti, amministratori condominiali, famiglie…);
  • promozione di eventi (es. fiera dell’efficienza energetica + vetrina per i fornitori, biglietto agevolato per i cittadini per la fiera Energetica a GE… );
  • interventi educativi nelle scuole;
  • pensiline con tetto fotovoltaico per ricaricare bici elettriche pubbliche (da usare con abbonamento integrato).

Anche riguardo alle politiche energetiche è fondamentale conoscere le risorse locali e fare affidamento su di esse (ad esempio dalla pulizia della pineta delle Grazie si può ricavare materiale per produrre cippato da vendere o da usare per riscaldare la nuova palestra di Sanpierdicanne).

Una politica energetica così impostata trasforma la necessità di intervento in una potenzialità economica: maggiore lavoro per le imprese locali, aumento del valore degli immobili certificati.

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Il turismo

Lo Sviluppo Economico Sostenibile

Il turismo

La nostra proposta per lo sviluppo del turismo a Chiavari si fonda su un asse portante: pensare al turista come persona e non solo come cliente. Non dobbiamo dimenticare che chi sceglie di venire a Chiavari per le sue vacanze, fa un investimento economico, ma soprattutto affettivo: chiede infatti alla nostra città di fargli vivere la festa della vacanza, delle ferie rivitalizzanti.

Per non deludere questa attesa Chiavari si deve fare comunità accogliente. Come?

Innanzitutto deve farsi trovare pronta, avendo investito per conoscere la tipologia del turista che può scegliere Chiavari e la sua domanda di vacanza. È necessario quindi fare una analisi scientifica, sulla base della quale predisporre i servizi recettivi.

Inoltre Chiavari deve conoscere le risorse che ha a disposizione. L’amministrazione deve diventare il nodo principale della rete delle tante risorse pubbliche e private che la nostra città è in grado di offrire, affinché operino in sinergia. Questo è possibile se si attiva una “Conferenza permanente del servizio turistico” con le associazioni di categoria (in particolare quelle del comparto turistico, ma non solo), le associazioni di volontariato, le cooperative di servizi, la Azienda Trasporti Provinciali, la Società Economica e ogni altra istituzione adeguata a questo fine, per programmare una proposta turistica organica. Non bisogna sottovalutare che il turista è interessato a tutto ciò che è cultura, folclore o storia locale, il cui patrimonio è tutelato tanto dall’ente pubblico quanto dall’azione del volontariato. Non solo. Occorrerà anche mettersi in rapporto con le offerte turistiche di tutto il comprensorio, per creare pacchetti turistici completi. Il Comune dovrà investire in quest’opera di regia, mettendo a disposizione proprie risorse economiche e strutturali.

Infine crediamo che Chiavari possa giocarsi buone carte anche per quanto riguarda il turismo scolastico. L’attività didattica del Museo della Protostoria e della Preistoria e il Museo Tomasino Andreatta possono diventare il fulcro di una proposta da completare con visite a siti di interesse scolastico nel comprensorio (Miniera di Gambatesa, Acquario di Genova, …)

In sintesi le nostre proposte sono:

  1. investimenti per migliorare la qualità del servizio turistico balneare;
  2. studio ed analisi della tipologia di turisti più attratti dalla nostra città e delle loro esigenze;
  3. istituzione di una “Conferenza permanente del servizio turistico” al fine della:
    1. realizzazione di una “Carta dei servizi” turistici chiavaresi;
    2. creazione di una card turistica gratuita per chi soggiorna in strutture convenzionate con l’ente pubblico, che dà diritto a servizi gratuiti o scontati e a risparmi;
    3. organizzazione di programmi di intrattenimento nei periodi di media, alta stagione, che vedano protagoniste le associazioni culturali, sportive, ambientaliste, ricreative chiavaresi (ad es. escursioni, itinerari naturalistici o culturali, rappresentazioni teatrali o musicali, animazione per bambini o ragazzi, attività di educazione fisica, gare sportive dilettantesche, serate a tema, corsi di cucina o artigianato locale, ecc. );
    4. organizzazione di eventi di rilievo nazionale, nei periodi di minor afflusso turistico; programmazione settimanale di eventi attrattivi a cadenza mensile per il centro storico (mercatini, spettacoli, mostre);
    5. supporto all’organizzazione dei momenti più significativi della vita cittadina: feste patronali o di quartiere, carnevale, fine anno;
    6. collegamento con le proposte turistiche del comprensorio.

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