Ebbene sì,
siamo riusciti, dopo diversi mesi, ad analizzare il bilancio di previsione 2010 del comune di Cogorno come ci eravamo proposti di fare dopo aver visto quello di Chiavari.
Vi chiederete perché ci abbiamo messo tanto tempo. Purtroppo, dal momento che siamo ancora lontani dalla possibilità di consultazione in rete, seguire la procedura di accesso agli atti, capire quali documenti potevano interessarci e, finalmente, averne copia, non è stato facile ed oltretutto dispendioso in fotocopie.
Passiamo ai numeri.
Iniziamo a parlare di un bilancio che si aggira sui 7,68 milioni di euro le cui principali entrate sono rappresentate da:
- Trasferimenti dallo stato: 1.243.000 €
- ICI: 593.000 € (ricordiamo che l’abolizione sulla prima casa ha ridotto il gettito di 251.000 €)
- addizionale IRPEF: 573.000 €
- TARSU (rifiuti): 560.000 €, cifra che copre al 99,9% la spesa di raccolta e smaltimento
- Oneri urbanizzazione: 869.000 €
- Sanzioni codice strada: 405.000 €, di cui 350.000 per gli impianti semaforici
- Servizi socio-assist.: 227.000 €
- Rette asilo nido: 93.000 €
Le principali uscite correnti sono (ricordiamo che attualmente l’organico è di 23 dipendenti):
- Funzioni generali: 1.215.000 €
- Polizia locale: 281.000 €
- Scuola: 268.000 €
- Cultura e beni culturali: 124.000 €
- Settore sportivo: 270.000 € (di cui 104.000 € per interessi passivi e 70.000 € per ammortamento)
- Viabilità e trasporti: 284.000 €
- Gestione territ. ambiente: 565.000 € (rifiuti)
- Sociale 852.000 € (asilo nido, centro fiordaliso, centro socializz…….)
- Spese per prestiti 695.000 € (ricordiamoci che il comune di Cogorno, come del resto la buona parte delle pubbliche amministrazioni si porta dietro un debito di circa 4,5 milioni di euro che, negli obiettivi dell’amministrazione dovrebbe scendere a 4 milioni per fine anno)
In conto capitale spicca l’unico intervento di rilievo che l’amministrazione si prefigge per il 2010 (anche 2011 e 2012) ovvero il “Social Housing – riqualificazione urbana“. Si tratta di un intervento edilizio collocato di fronte al Villaggio che prevede tre fabbricati abitativi rispettivamente a canone sostenibile perenne, durata 25 anni ed edilizia residenziale pubblica. Dalla regione giungono 1,5 milioni di euro mentre il comune si impegna per quest’anno con un mutuo di 217 .000 €.
Tra le uscite merita attenzione la voce “sociale” oggetto peraltro di schermaglie estive sui giornali:
– l’asilo nido copre con le rette solo il 50% del costo totale pari a circa 195.000 €
– il Centro Fiordaliso e il centro socializzazione ricevono circa 190.000 € di trasferimenti a fronte di un costo complessivo di 215.000 €.
Troviamo inoltre 10.500 € alla voce sostegno politiche famigliari, fasce deboli, a cui si aggiungono altri 10.700 € ricavati dalle multe.
Il centro sportivo di S.Martino si trascina invece un pesante fardello economico dalla sua nascita, scarsamente bilanciato con le entrate delle società che lo utilizzano (-214.000€)
Altro argomento spesso ripreso è la destinazione di quanto incassato con le multe. Il 50% previsto per legge per il miglioramento della circolazione se ne va principalmente, (80.500€), nel compenso per al gestione del servizio di rilevazione delle infrazioni, 28.000 nel servizio di gestione degli impianti semaforici ed il resto in manutenzioni varie. Il restante 50% confluisce nelle spese generali a diverso titolo.
Tra le curiosità abbiamo inoltre:
- indennità di risultato per i responsabili dei servizi e per il segretario Comunale entrambe di 4.000 € (?)
- un 7% di oneri urbanistici versati alla curia, ovvero 22.900 € (previsto di legge)
- incarico esterno per la redazione del PUC (quando ?), 30.000 €
- contributi alle scuole materne 12.500 € e all’ente morale GB Rocca di 6.200 €
- incentivo ICI 3.300 € alla voce personale (?). Nello stesso ambito di spesa sono invece previsti 18.000 € di “somministrazione lavoro”.
Qualche perplessità la suscita l’esigua cifra stanziata per lo sviluppo economico: 6.273 €. Un po’ poco per un capitolo forte della campagna elettorale
La materia come vedete è complessa ed il nostro obiettivo non era certo di “revisionare” i conti, quanto di cogliere nei dati le scelte di indirizzo che l’amministrazione intende operare nella gestione del bilancio. Gli spunti di riflessione possono essere tanti:
- il capitolo “sociale”, cifra importante alla voce uscite è certamente un parametro di giudizio importantissimo per valutare l’operato dell’amministrazione. Alcuni servizi sono fondamentali, altri difficili da mantenere. Aprire un dibattito tra cittadini e amministrazione sulle scelte da operare sarebbe interessante ….
- il peso delle multe nel capitolo entrate è talmente rilevante da condizionare come si può immaginare le scelte di viabilità: quali?
- il contesto economico attuale è indiscutibilmente peggiorato per il comune se non altro per la progressiva riduzione dei trasferimenti dallo stato e per il taglio della quota ICI: ricordiamo però che il debito che si porta dietro è un’eredità molto pesante frutto ovviamente di scelte passate.
Ci pare insomma un bilancio “di trincea”, che punta a mantenere quello che c’è e quello che è stato fatto con risorse però in progressivamente in calo. Vedremo prossimamente se l’equilibrio dei numeri lascerà il posto ad una progettualità per gli anni a seguire condivisa con i cittadini.