Nelle forme e nei modi opportuni democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa possono coesistere all’interno dello stesso impianto programmatico. La partecipazione dei cittadini alla gestione della città non toglie valore alla responsabilità di chi è stato scelto per amministrare, ma è valore aggiunto, perché aumenta il paniere di risorse a disposizione della città.
Certo la partecipazione va organizzata, perché sia efficace e possa dare soddisfazione a cittadini e amministratori. Occorrono quindi investimenti e programmazione attenta anche per essa.
Vogliamo fare di Chiavari una città aperta: alla gente, alla voglia di ognuno di partecipare alla sua costruzione, alla capacità di sognare e pensare un mondo migliore e possibile; ma anche in grado di sperimentare nuovi modelli sociali, culturali e politici, e di ridare valore al concetto di comunità, cioè ad un insieme di soggetti e di relazioni sociali tra soggetti che condividono uno spazio fisico e costruiscono insieme il proprio futuro.
Una città, quindi, dove i cittadini che la abitano si sentano motivati e interessati, ritengano possibile attuare la partecipazione diretta e attiva per dare alla democrazia un significato concreto.
La democrazia c’è dove si rispettano e si esprimono anche le opinioni delle minoranze, attraverso il dialogo, il confronto e la capacità di farsi carico del disagio di ognuno.
Gli srumenti per la partecipazione:
- il Bilancio Partecipativo;
- le Consulte;
- l’Ufficio partecipazione;
- l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico (U.R.P.).
_____________________________
Torna al programma