L’altra via scritto da Francesco Gesualdi, del Centro Nuovo Modello di Sviluppo (il centro studi della Guida al consumo critico e della Guida al vestire critico) è un libro da leggere tutto d’un fiato: lo consigliamo a chiunque si impegni per promuovere giustizia e sostenibilità (come cercano di fare i Partecipattivi).
Si può comprare per 3€ oppure si può scaricare liberamente.
PROTAGONISTA O SPETTATORE
E’ il titolo dell’assemblea straordinaria di Partecip@ttiva, che si terrà il giorno sabato 6 marzo presso l’Hotel Monterosa a Chiavari ore 15.
Parleremo di comunicazione, confronto, progettualità, realizzazione: parole chiave del percorso che Partecip@ttiva ha intrapreso, con l’obiettivo di mettere in gioco i ruoli di ogni singola persona all’interno di una comunità attiva. Continua a leggere
Corruzione: ci riguarda?
Ci risiamo, l’ennesima “scandalo” giudiziario campeggia su tutti i giornali, questa volta il principale indagato (ci vuole sempre un VIP protagonista) è Guido Bertolaso, dal 2001 direttore del dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La cronaca giudiziaria, come al solito, ha dato l’avvio ad una serie di analisi ed editoriali, alcuni più interessanti, altri meno. Cito due esempi, ce ne sono a migliaia, la relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario del procuratore generale della corte dei conti Mario Ristuccia e l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia pubblicato sul Corriere della Sera del 17 febbraio: “La corruzione e le sue radici”.
Voglio permettermi di dare un piccolo contributo a questo dibattito, forte dell’esperienza di dipendente di un’azienda che sta morendo, Tributi Italia, a causa non di leggi economiche spietate o di capricci del destino o delle piazze finanziarie, ma del sistema che l’editoriale di Galli della Loggia ben descrive.
Sì, volevo semplicemente sottolineare che la corruzione che esiste nel paese CI RIGUARDA, che la mancanza di controlli da parte della pubblica amministrazione CI RIGUARDA, che quella della corruzione non è una partita che riguarda solo i soliti protagonisti politici o della magistratura, riguarda tutti noi, il nostro lavoro, la nostra vita, in quanto tutti noi non lavoriamo ‘solo’ per avere di che vivere, ma anche per realizzarci come persone, per dare senso alla nostra vita. Continua a leggere
FOTOVOLTAICO A COSTO ZERO
Credo che potrebbe essere utile per molte persone approfondire la conoscenza degli impianti fotovoltaici.
Pochi sanno che sui tetti di molte case c’è la possibilità di installarli a “costo zero”, ovvero che si ha l’opportunità di contribuire a ridurre notevolmente l’inquinamento atmosferico senza cambiare il proprio stile di vita, ma addirittura con la possibilità, in futuro, di guadagnarci qualcosa. Come si può fare?
Occorre innanzitutto documentarsi presso 3 o 4 aziende del settore, oramai sempre più numerose, innanzitutto per appurare la fattibilità del progetto (orientamento del tetto e tempo di esposizione al sole), poi per farsi fare un preventivo, visionare qualche opera già fatta e stimare serietà ed esperienza del personale.
A questo punto, prendendo come riferimento i preventivi ricevuti dalle aziende, contattare più banche (spesso gli installatori ne consigliano alcune di fiducia) per farsi pianificare un prestito (mutuo, finanziamento o altro) da dilazionare in rate tali da poter essere pagate direttamente dal proprio impianto fotovoltaico: generalmente si “autofinanzia” in circa 8-10 anni, terminati i quali il proprietario otterrà un guadagno pari approssimativamente alla rata del prestito appena finito di pagare, fino alla scadenza del contratto ventennale stipulato con il GSE (Gestore dei Servizi Elettrici).
Come ottengo il “costo zero”? Con i 5 vantaggi che l’operazione mi offre:
1- il GSE mi paga tutta la corrente che produco (la quale verrà misurata tramite un secondo contatore installato da ENEL) con una delle 3 tariffe variabili in base all’impatto estetico (integrazione) dei pannelli;
2- con un’ulteriore pagamento del GSE che, solo in questo secondo caso, mi paga tutta la corrente da me prodotta e non utilizzata, pertanto immessa in rete;
3- con il risparmio che ottengo riducendo o addirittura azzerando il consumo di corrente elettrica tramite il gestore (generalmente ENEL);
4- fra 6 mesi a tutti i contratti ENEL verrà applicata la tariffa bioraria, con evidenti vantaggi per chi non consuma (perché la sta producendo) corrente elettrica nelle ore di punta;
5- inoltre, se dopo o contestualmente al montaggio dei pannelli fotovoltaici vado ad effettuare dei lavori per ottenere un risparmio energetico (miglior isolamento della casa, installazione di caldaia a condensazione, pompa di calore, ecc.), il GSE mi riconosce una tariffa tanto maggiore quanto migliore sarà il risultato ottenuto, dimostrabile con la certificazione energetica (necessaria anche per detrarre dalle tasse il 55% delle spese sostenute) redatta da un professionista del settore.
Oltretutto aumenta anche il valore della casa.
Occorre inoltre sapere che per poter produrre una sufficiente quantità di corrente elettrica per il proprio fabbisogno, ora non è più necessario che il tetto sia perfettamente direzionato verso il sole: i pannelli hanno una buona tolleranza di esposizione, inoltre adesso se ne trovano in vendita alcuni che funzionano anche se sono rivolti verso il nord.
Che ne pensate? Aiutare l’ambiente è solo utopia o “roba da ricchi”?
CORRADO SANGUINETI
Partecip@ttiva incontra il sindaco di Cogorno Enrica Sommariva
Giovedì sera alle 18.00, una delegazione di partecipattiva ha incontrato il sindaco Enrica Sommariva.
L’iniziativa è stata di partecipattiva e perseguiva i seguenti obiettivi:
- ribadire l’impegno dell’associazione nel comune di cogorno con una breve esposizione delle sue finalità
- concordare con il sindaco una modalità di comunicazione che permetta sinergie utili al raggiungimento di scopi comuni
- avere un riscontro relativo a due lettere inoltrate all’amministrazione l’anno scorso che trattavano:
- la disponibilità di un luogo dove riunirsi, ovviamente anche condiviso con altre realtà
- il punto della situazione relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche all’interno del municipio
Piazza N.S. dell’Orto: un cittadino ci scrive
Pubblichiamo un ampio stralcio della lettera che Alessandro Monti ha ricevuto, in qualità di consigliere comunale, da un cittadino chiavarese (S.M.) che negli ultimi mesi ha avviato un carteggio con l’amministrazione per chiedere spiegazioni sul progetto del Park di Piazza N.S. dell’Orto. Nella prima parte della lettera, che non pubblichiamo, il Sig. S.M. riporta i passaggi di questo carteggio, lamentando vizi di forma e di stile nelle risposte avute dal Sindaco. Poi entra nel vivo della questione:
“[…] la mia domanda era semplice: sapere perchè, a differenza di quanto successo per altre sue iniziative (leggi Colmata), la Sua Amministrazione non abbia mai fatto pubblicare sui giornali […] una ricostruzione al computer, una proiezione, un disegno, un qualcosa meglio visto, per dimostrare come, a lavori finiti del “park”, diventerebbe piazza N.S.dell’Orto.
La risposta era facile: sarebbe bastato mandarmi un disegno! Continua a leggere
La fiera di Sant’Antonio
Se a Chiavari ci fosse stata un’amministrazione comunale a guida Partecipattiva quali differenze ci sarebbero state nell’organizzazione della fiera di Sant’Antonio?
La storia non si scrive con i se, la politica, quando si è minoranza, sì.
Il se è l’alternativa, è far vedere che un’altra politica è possibile.
Un’amministrazione di Partecipattiva:
– avrebbe cercato un accordo con le ferrovie e con l’azienda trasporti per organizzare collegamenti straordinari con la costa e l’entroterra incentivando, con indubbi vantaggi per la città, l’uso del mezzo pubblico per recarsi alla fiera;
– avrebbe organizzato qualche spettacolo collaterale in sintonia con la tradizione della fiera;
– avrebbe fatto un manifesto che celebrasse la millenaria tradizione e che fosse un saluto e un ringraziamento alle migliaia di persone che giungono a Chiavari nel giorno della fiera portando ricchezza alla città;
– avrebbe messo, in un luogo idoneo, dei servizi igienici da campo e la disponibilità di acqua potabile a servizio di di un numero così straordinario di visitatori.
E soprattutto, dopo la fiera, gli amministratori di Partecipattiva sarebbero andati a proprie spese alla fiera di Sant’Orso in Aosta per imparare e trovare stimoli e idee per far meglio l’anno successivo.


