Palazzo Rocca e complesso dell’ex Chiesa di S. Francesco
L’area va recuperata in vista di farne il polo culturale della città.
Occorre avviare il restauro della facciata e del tetto di Palazzo Rocca con il definitivo risanamento dei locali interni: in particolare si può trovare all’interno del Palazzo una più adeguata collocazione per il Museo della Preistoria e della Protostoria, che attualmente è ospitato al piano strada di Palazzo Rocca, in ambienti esigui e non adatti. I ritrovamenti che sono stati fatti a Chiavari e nel territorio circostante sono tra i più rilevanti della Liguria. Attualmente data la ristrettezza degli spazi, molti reperti sono inscatolati, mentre i resti della necropoli, rinvenuta in Corso Millo negli anni ’60, necropoli che è stata in esposizione a Genova nel 2004 alla mostra “I Liguri”, è chiusa a Chiapparino di Cicagna, nel contesto del Museo dell’Ardesia, attualmente chiuso. Investire sulla valorizzazione del Museo è secondo noi fondamentale anche per il risvolto turistico ed in particolare del turismo scolastico. Nel Museo già da tempo viene svolta attività didattica che con spazi adeguati potrebbe ulteriormente qualificarsi.
L’area dei giardini del Palazzo Rocca richiede una definitiva sistemazione con una struttura fissa sia per la copertura che per la zona spettacolo.
Per quanto riguarda la ex Chiesa di S. Francesco si procederà con il completamento del restauro degli esterni. Il complesso, comprendente anche la casetta della Crocetta, l’ex Farmacia dei Frati e il chiostro, deve diventare, secondo noi, dopo una adeguata ristrutturazione, una cittadella della cultura, con biblioteca, mediateca, fonoteca, spazi espositivi e museali, auditorium. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario trovare una nuova sistemazione ai Servizi Sociali, anche in vista di una migliore fruizione degli stessi da parte dei cittadini.
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